1985 - Intervento

 

 

RIUNIONE APPARTO INCA

Si vota il 12 maggio. Forse si tornerà alle urne il 29 giugno.

Il clima elettorale mi pare ancora "freddo". Stentata è la mobilitazione. Eppure per la Dc e per Craxi il 12 maggio sta diventando una sorta di ultima spiaggia, di giorno del giudizio. Lo diventerà veramente!

I risultati del pentapartito non sono brillanti, né in alcun modo apprezzabili: è stata colpita la democrazia, si sono colpiti i redditi da lavoro, sono stati truffati i pensionati, si è cercato di ingannare i giovani, nemmeno il terrorismo è stato debellato, la mafia uccide, la droga uccide e avvelena, l'inflazione resiste attorno al 9%, la bilancia dei pagamenti sembra impazzita, le tasse le pagano il lavoro dipendente, avanza il conflitto tra magistratura ed esecutivo.

L'unità sindacale è a pezzi. In Cgil si convive faticosamente con il Psi che si appresta ad allargarsi con la Dc in grandi città. Anche Roma è in pericolo.

Il 12 maggio può diventare un salutare ALTOLA'.

Noi, comunisti dell'Inca, dobbiamo far il possibile nelle nostre sezioni di riferimento, troppo spesso semivuote. Insieme, invece, possiamo organizzare una sottoscrizione. Come: un impegno al momento del rinnovo della tessera e per la sottoscrizione elettorale, per non parlare del quotidiano l'Unità, ne parleremo in autunno.

Ma all'Unità dovremmo inviare una protesta per gli scioperi dei giornalisti. La nostra testata è politica, anomala, mantenuta da noi, più che una cooperativa di giornalisti politici! E' inaccettabile, anticomunista: una provocazione la non uscita de l'Unità!

 

 

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Martedì, 23 Aprile 1985
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