2013 - linee di programma per il municipio
APPUNTI PER UN PROGRAMMA ELETTORALE
Un municipio a vocazione commerciale e culturale, in prossimità del centro storico che oggi diventa una città di circa 200.000 abitanti. Dove ci sono vie commerciali come Viale Libia ed Eritrea, musei, catacombe, la Moschea, ville come Villa Ada, Villa Borghese, Villa Torlonia, numerosi parchi, l'auditorium, lo zoo, il quartiere di S. Lorenzo, l'università, il Policlinico, la stazione Tiburtina, il policlinico.
E' occupato dalla speculazione edilizia, dalle banche, dalle immobiliari, dalle assicurazioni, dalla grande distribuzione, dalle sale giochi. Gli immigrati sono consistenti soprattutto badanti, colf, impiegati nei ristoranti e distributori di benzina, venditori di frutta e verdura, negozianti cinesi. Il numero dei pendolari che vengono a lavorare è consistente in particolare nel settore del commercio. Numerosi sono gli studenti fuori sede che alloggiano in camere pagando cifre esose.
Ultimamente sono sempre più le persone che vanno ad abitare fuori e sempre di più vengono chiuse le botteghe artigianali e commerciali.
Attivazione di strutture e spazi sociali e culturali, consultori familiari, presidi medici, punti di ascolto e sostengo, in particolare per gli anziani. Istituzione di consigli di quartiere (Minimunicipi)
Valorizzazione delle risorse territoriali a fini occupazionali e per incentivare il turismo.
Rivedere il sistema viario, il piano parcheggi, il potenziamento del trasporto pubblico. Va organizzata la raccolta differenziata in ogni quartiere. Assoluta contrarietà alle privatizzazioni dei servizi pubblici (Acea, Ama, Atac) difesa dei beni comuni.
Servizi sociali alla persona: più risorse...
Diritti sociali e civili riconoscimento coppie di fatto), autonomia dal Campidoglio
Priorità: difesa della democrazia e partecipazione valorizzare l'antifascismo con atti concreti a partire dal recupero degli spazi per l'agibilità politica come Piazza Vescovio e alla cancellazione della scritta a Viale Libia di Paolo Vive.
Trasparenza, meno potere al presidente ed alla giunta e più potere al consiglio. Il bilancio va discusso con i cittadini e va dato ai cittadini il diritto di proposta.