2000 - Intervento (data ipotizzata)
Riunione CPF
Bisogna che tutti noi facciamo un passo indietro per farne due in avanti: questo congresso lo deve vincere il Partito.
Roma, una metropoli in cui le contraddizioni di classe, sociali, di genere, sono presenti ed in continua evoluzione. Dove la politica agisce nell'immediato, dove si concentra il potere pubblico e la burocrazia, dove è presente un grande patrimonio storico, artistico e culturale. Dove vi è stata una devastazione dei tradizionali rapporti sociali, un indebolimento del peso della classe operaia e del lavoro salariato; dove si registra una crescente sfiducia ma vi è anche la volontà di resistere, di reagire, di lottare.
Allora è necessario che i comunisti propongano un'ipotesi di città che sappia parlare al mondo e non solo ai romani, di pace, di tolleranza, di accoglienza.
Allora dobbiamo ragionare come un Partito che ha le sue radici nella classe, affronta il tema del lavoro e dello sfruttamento nelle forme vecchie e nuove per indicare comuni obiettivi al lavoratore dipendente e a quello precario, al disoccupato: la misura del salario, un minimo garantito, il salario sociale, i diritti.
Allora dobbiamo capire che l'emarginazione non è limitata genericamente alle "periferie", ma va indagata non solo sul terreno economico mai dei rapporti sociali e quindi la tipologia e qualità dell'intervento.
Poi l'università, fabbrica di cultura e di precariato, luogo di aggregazione. Importante per accendere un conflitto culturale ed ideale, e purtroppo siamo assenti.
Malgrado la disgregazione sociale, il crescente individualismo, l'agnosticismo ed il minor peso specifico (classico) della classe operaia, vi sono tanti uomini e donne che non si rassegnano, che reagiscono e lo fanno in mille modi: la partecipazione sempre massiccia alle manifestazioni per diritti civili e le libertà, le tante associazioni dedite alla solidarietà con i popoli oppressi, con gli emarginati, i tanti comitati nelle borgate e nei quartieri sulla quotidianità.
C'è anche vivacità nel mondo politico, dentro e fuori i DS. Certo si sente poco il mondo intellettuale.
E' l'insieme di queste realtà che classe, sociali e culturali, politiche (contraddittorie ma ricche) che vanno indagate e con le quali dobbiamo intensificare il confronto se vogliamo costruire l'alternativa. Questo modo d'agire non cambia, nello specifico, se siamo dentro o fuori le istituzioni.
So bene che la manifestazione degli omosessuali, le iniziative del contadino francese o i movimenti n Amerca ed in altre parti del mondo non sono, come si suol dire, di classe, non chiedono il superamento del sistema capitalistico, ma diventano di classe e alternative quando contestano il liberismo, la globalizzazione, quando esaltano i diritti civili.
Dobbiamo capire che questi movimenti sono novità rilevanti per la Rifondazione Comunista, per arricchire le basi storiche del marxismo e della lotta di classe.
Allora, a Roma, dobbiamo alzare il tiro nel confronto con i partiti della coalizione capitolina e di Rutelli.
Quindi un confronto alto per una città alta su alcune questioni che siano veramente significative e non una lista della spesa, che diano il segno di un cambiamento. Ne indico una: le periferie significa soprattutto servizi, lavoro e combattere l'emarginazione. Quanti migliaia di miliardi chiediamo a questo fine? Non periferia contro il centro, ma periferia e centro insieme, non utenti contro addetti ai servizi, ma utenti e addetti insieme, non precari contro occupati, ma occupati e precari insieme. Su questi punti rivendichiamo presenza, visibilità, responsabilità in Giunta.
Questo lo possiamo fare tranquillamente, senza angoscia, senza paura di diventare istituzionali, di perdere la nostra identità, di minare l'autonomia politica e culturale. Il Partito più forte significa unità di linea politica ed iniziative conseguenti per realizzarla. Significa un gruppo dirigente unito e solidale, che si confronta, che agisca e si sottoponga a verifica. Significa più senso di appartenenza e quindi solidarietà vera. Significa più iscritti, sedi adeguate, sistemi moderni di comunicazione. Significa strumenti operativi, valorizzazione di competenze e di volontà. Significa un rapporto diverso con i Circoli a cominciare da quelli aziendali. Significa organismi più snelli ed ognuno con competenze specifiche, a cominciare dalla segreteria.
Care compagni, cari compagni, ci apprestiamo ad organizzare la festa di Liberazione a Castel S. Angelo in settembre. Sarà la festa nazionale di Liberazione e si concluderà con la manifestazione il 30 settembre.
E' un impegno grande, una sfida: i comunisti, nel cuore di Roma, le bandiere rosse a pochi metri da S. Pietro: un grande avvenimento che dobbiamo costruire e gestire bene. E' l'inizio della nostra campagna elettorale!