Intervento
Durante un Direttivo di Circolo, (data da verificare)
Qualche compagno, quando interviene, ama fare sfoggio della sua alta dottrina citando filosofi ed importanti dirigenti comunisti.
Riscoperto Togliatti, viene usato a proposito ed a sproposito.
Del resto, Togliatti, quando arrivò a Salerno già liberata, non esitò ad allearsi non solo con quelli che i comunisti definivano "socialfascisti", ma persino con i monarchici, per liberare l'Italia dai nazisti e dai fascisti.
Non solo, partecipò al governo e fu ministro di grazia e giustizia e firmò l'amnistia per i fascisti... ma contribuì a costruire la Costituzione:ebbe coraggio, anche con la parte più chiusa, più paurosa del partito... e lo stesso fece nel 1956 quando lanciò la "via italiana al socialismo"...
Ancora Togliatti non permise mai il formarsi di correnti nel partito.
Credo in questo partito e credo che i nostri giudizi li dovremmo basare su fatti e non sulle dichiarazioni di Prodi o di Fassino. Credo che dovremmo avere più fiducia in noi stessi, nel nostro segretario che gli dobbiamo riconoscere coraggio e coerenza. E le sue intuizioni sono risultate giuste.
Sono invece preoccupato per il partito. Attualmente una corrente, in totale violazione dello Statuto (ed è la corrente che chiede regole e comportamenti comunisti), si sta organizzando in un partito. Con una sua rivista, con un suo finanziamento, con iniziative pubbliche autonome come ieri a Livorno o come le feste dell'Ernesto, addirittura convegni su temi specifici come la sanità ed il lavoro.
Niente di ufficiale, ma circola l'idea che Rifondazione, per evitare un'altra scissione, diventi una federazione di correnti o di piccoli partiti comunisti.