2007 Intervento pubblico
Giordano e Zipponi hanno, stamattina, comunicato alla presidenza del consiglio che il PRC non voterà l'aumento dell'età per il diritto alla pensione, nè nel consiglio dei ministri, nè in Parlamento.
Lo scontro sulle pensioni va ben oltre, in termini politici, all'aumento delle pensioni più basse, all'abolizione dello scalone, al miglioramento degli ammortizzatori sociali.
Il programma dell'Unione è ancora valido o va ridimensionato nei contenuti di natura sociae che ponevano con forza la centralità del lavoro: diritti, salari, pensioni, precariato, abolizione dello scalone, superamento della legge 30.
La politica economica è quella di Montezemolo, Padoa Schioppa e Draghi che, sostenuti dalle autorità monetarie europee, puntano ad abbattere il debito pubblico e sulle imprese. O è quella di un risarcimento sociale che migliori il tenore e la qualità di vita e determini un aumento dei consumi?
Il peso della sinistra nel governo: si sta tentando con ogni mezzo di rendere marginale il PRC e più in generale la sinistra considerata, da un lato, un freno alla politica economica liberista e, dall'altro, un freno alla politica della famiglia.
Un anno di governo che ha realizzato anche cose buone in politica estera e nella lotta all'evasione fiscale, ha profondamente deluso in quanto ogni atto viene continuamente mediato e non ha mai il segno di rottura col passato: basterebbe ricordare la legge Bossi/Fini, la Moratti, la 30, il conflitto di interessi.
Rifondazione entra al governo con una grande ambizione: sanare il degrado non solo economico, ma della politica, della convivenza civile, della cultura provocato dal governo Berlusconi.
Far vivere e realizzare, con misure concrete, le istanze della società e dei movimenti sulle problematiche della pace, ambientali, delle grandi opere, del lavoro.
Spostare a sinistra il Paese con l'ottenimento di provvedimenti che indichino inversione di tendenza.
Se non si ottengono sulle pensioni e sul precariato risultati concreti e consistenti non si creerebbe solo delusione e sfiducia ma si consumerebbe la sconfitta del nostro disegno quando abbiamo scelto di entrare nel governo.
Nel Paese ci sono tante energie su cui possiamo contare, ci sono segni di unità a sinistra (parlamentari, ministri), c'è la Cgil e ci sono gli scioperi e le manifestazioni... questo scontro si può vincere.
Aumentare le pensioni, abolire lo scalone, aggredire il precariato, una nuova politica della casa, rimettere al centro il lavoro, richiederà un impegno a lungo termine.
Il problema pensioni non finisce con lo scalone, si riapre il tema di quale stato sociale e così dicasi pr il precariato: altre lotte.
Il nodo su cui si discuterà è quello delle risorse: bilancio Inps, unificazione Enti (Inail, Inpdai), 38 miliardi di credito, 34 miliardi di evasione, previdenza e assistenza.
Ricordate la gobba prevista per il 2014? Ora si pensa al 2050. Vivono fuori dal mondo. Nel 1995 hanno sbagliato le previsioni
Noi siamo per il rilancio de sistema pensionistico pubblico. Riteniamo che l'argomento usato da Cgil, Cisl e Uil per convincere ad aderire ai fondi pensione indebolisca la lotta per la difesa di quello pubblico. E' alle strette una trattativa difficile. Lo scontro è tutto politico.
Affermare che la pensione pubblica sarà sempre più povera, di provvedere se non vuoi stare a ricasco dei figli o dell'assistenza pubblica, significa dichiarare una sconfitta.
E ci si rivolge ai giovani, ma ci si rende conto che si chiede di rinunciare ad un mese di salari a persone che hanno salari bassi, che lavorano in modo precario? Del resto risulta che sono pochi i lavoratori e le lavoratrici che aderiscono ai fondi, al di sotto dei trent'anni!
Con la scelta della P.I. non si sana la rottura generazionale: 1995 e nuovo sistema di calcolo. Come si può pensare che i lavoratori con pensioni da fame paghino per pensioni doppie delle loro?
Cosa propone Rifondazione Comunista. Alcuni appunti
600 euro(70/80%)
unificazione Enti e autonomia di gestione (Inpdai, autonomi)
Età per la pensione (la speranza di vita è diversa)
Reversibilità (è una conquista)
Rivalutazione annuale + 8 + 84 (paniere triennale)
La produttività
57-35 - 60/65
Lavori usuranti: benefici
Cinquantenni
Immigrati
Reato penale
Pensioni d'oro (parlamento, Enti locali, magistratura, Corte dei conti)
Salari, pensioni, precariato sono un tutt'uno. E' il lavoro la centralità
Una battuta sul TFR
I lavoratori devono essere informati e liberi di scegliere.
Il silenzio assenso: quanti non consegneranno il modulo alle aziende?
Un mese di salario per tutta la vita lavorativi: NO coercitivo.
Fisco (23% - 15%) quota contrattuale
Aderire ad un fondo significa un vincolo fino all'età di pensione di vecchiaia. Puoi bloccare il versamento delle quote contrattuali ma non il TFR. Quando ti pensioni puoi riscattare il 50%, l'altro o il tutto ti verrà rateizzato in base alla speranza di vita. Le donne che vivono di più riceveranno la metà degli uomini... non c'è pensione se diventi invalido ... non c'è la reversibilità.
Non solo sei tu che devi scegliere se vuoi un minimo sicuro (sicurezza) 2,5%, oppure "reddito" o "crescita" ma mettendo a rischio il capitale.
La pensione integrativa è un'assicurazione individuale, non c'è solidarietà, non c'entra con la protezione sociale pubblica.
Assalto propagandistico drogato
L'Inps ha costituito il "Fondinps". Vi confluirà il TFR e le quote contrattuali di quei lavoratori nelel cui categorie non è stato costituito il fondo contrattuale.
Proposta di legge che a quel fondo debbono potervi aderire tutti, non solo, possono anche decidere di interrompere i versamenti, compreso il TFR.
Pensiamo che l'Inps possa gestire la pensione integrativa con competenza, trasparenza, costi minori. E' un modo di riportare in un istituto pubblico la previdenza complementare.
La previdenza integrativa è in sofferenza in tutto il mondo. I Cile ed Argentina si ritorna a quella pubblica. In Inghilterra sono a rischio l'età delle pensioni, in America i fondi hanno un deficit annuale di 400 mila dollari. Si chiedono 20 miliardi per il 2007 allo stato, pena il crollo!
In queste settimane governo e sindacati mi auguro trovino un accordo. Speriamo che Cgil, Cisl e Uil non cedano nè sullo scalone, nè sui coefficienti, nè sull'aumento delle pensioni, nè sulla precarietà.
E se necessario, ben venga lo sciopero generale!
In queste ore la priorità è ottenere un buon risultato sulle pensioni.
Tre sono le condizioni: una tenuta della sinistra di governo, una tenuta di Cgil, Cisl e Uil, una crescita di mobilitazione e di lotta.
Infine la trattativa in corso si fa su una nota delle segreterie confederali. E' un elenco di problemi, non è cioè una piattaforma discussa e votata dai lavoratori.
Noi insistiamo che qualsiasi conclusione sia sottoposta a referendum. L'ultima parola sptta (in particolare sull'età) ai diretti interessati.