2000 I primi dieci giorni: un successo
(articolo per Liberazione)
Anche i più scettici, dopo dieci giorni di festa, ne riconoscono lo straordinario successo: una partecipazione superiore ad ogni più rosea previsione, un luogo dove si sta bene insieme. Ogni gestione funziona, anche quella più complessa: la ristorazione.
A difficoltà organizzative causate dal periodo feriale ed a quelle conseguenti un congresso straordinario molto teso, hanno supplito la volontà e la generosità di tante compagne e compagni.
E' una festa che innova e per ragioni oggettive quali il luogo dove si svolge (a due passi dal Vaticano) e per scelte culturali e politiche. I tradizionali concerti sono stati sostituiti da un programma musicale di alto livello che sta riscuotendo un successo inaspettato.
La rassegna cinematografica, che vede ogni sera più di 150 presenze, affronta diversi temi legati alla lotta e all'attività politica ed in primo luogo il lavoro.
Colpisce la partecipazione, veramente di massa, ai dibattiti anche se non si svolgono su temi o problemi specifici, ma su idee di fondo.
Lo spazio delle associazioni è diventato un vero e proprio laboratorio politico che cresce giorno per giorno per presenza e per il moltiplicarsi di iniziative.
"Rossa Mon Amour", lo spazio gestito dalle compagne è un punto d'incontro, di confronto, di relazione, un riferimento per centinaia di donne.
L'enoteca del Circolo di Fiumicino e la serata con cibi naturali del nuovo Circolo di S. Basilio, rappresentano una novità, mentre la tradizionale cucina sta riscuotendo un forte successo.
Una festa ricca di parole e grandi iniziative come la mostra sul disagio di Sgubin e Jerone ed il torchio per stampa di acquaforte di Luigi Ferrante, le foto di Tano D'Amico, la mostra su Rodari.
Anche sul terreno economico il risultato sarà positivo se il tempo si manterrà in buone condizioni; ma se peggiorasse rovinerebbe anche la vista della bandiera rossa a quanti salgono sul Cupolone
Sante Moretti
Responsabile della festa
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