1976 Intervento - appunti
1500 braccianti sardi hanno rischiato di restare disoccupati nei giorni scorsi, in quanto stavano chiudendo i cantieri forestali. Purtroppo un episodio così grave e drammatico non ha fatto notizia. Quello sardo è purtroppo solo un episodio dei tanti che si verificano in molte parti del territorio nazionale.
La sottoccupazione e la disoccupazione in agricoltura e particolarmente nel Mezzogiorno, è considerata da troppi e a volte anche nel movimento operaio un fatto “normale” quasi cronico. E' certo che l'attacco all'occupazione nelle fabbriche è pesante: la mappa predisposta dai sindacati indicò a suo tempo al governo in 80000 ed era incompleta, come ha dimostrato l'assemblea che ha valutato in 130000 i posti di lavoro in pericolo, i lavoratori che stavano perdendo il posto a cui va aggiunta la massa di operai in cassa integrazione e la perdita di posti di lavoro nelle piccole aziende.
Nel settore agricolo (anche fra i contadini) ma in primo luogo i salariati ed i braccianti si trovano di fronte ad un attacco pesante all'occupazione, di cui sono responsabili innanzitutto gli agrari e la confagricoltura ma non vanno minimizzate le responsabilità del governo. Di ciò è necessario prendano cognizione più profonda gli stessi sindacati ed i partiti democratici. La classe operaia e l'opinione pubblica vanno informati. Nascondere la verità sulla disoccupazione è dannoso.
L'Inca ha valutato nel 1975 che il 5% dei braccianti (oltre 70000) sono stati espulsi dal processo produttivo e che anche i contadini sono diminuiti del 3,5%.
Dati analitici e puntuali è sempre difficile averli, data l'incapacità degli uffici del lavoro, non diciamo di controllare, ma nemmeno di censire l'andamento dell'occupazione agricola e ancor più per l'assurdo ritardo con cui lo Scau pubblica i dati delle giornate di lavoro per i quali i padroni pagano i contributi previdenziali.
La confagricoltura nei giorni scorsi, a mo' di balletto, ha voluto sottolineare l'aumento del 2% della produzione agricola nel 1975, scordandosi di dire che questo 2% in più da un lato è appena una goccia nel mare...