Commemorazione per la morte di Bruno Pagnozzi

di Sante Moretti

Ho conosciuto Bruno Pagnozzi negli anni settanta ed ho avuto on lui un rapporto stretto nella mia qualità di segretario nazionale della Federbraccianti. Poi, per anni, l'ho perso di vista e ci siamo ritrovati in Rifondazione Comunista.

Bruno ha operato, per alcuni anni, nella Fedebraccianti di Roma e ne è stato il segretario. Le lotte sindacali stavano cambiando i rapporti di forza e innovavano in modo profondo le piattaforme contrattuali. Dopo le sconfitte degli anni '60, il Movimento Operaio rialzava la testa sotto l'impulso in articolare dei metalmeccanici.

Bruno, a Roma, ruppe le modalità di lotta in una categoria, quella dei braccianti, basata sul tradizionale sciopero di categoria e qualche manifestazione nei paesi dei Castelli Romani. Organizzò invece gli sciopero nelle più grandi aziende capitalistiche: Maccarese, Torrimpietra, imponendo anche in agricoltura la contrattazione aziendale.

Bruno pose per primo il rapporto tra la produzione agricola dell'Agro e i consumatori della capitale, i mercati generali e l'ente di consumo comunale: una intuizione che però non diventò scelta rivendicativa della CdL. Nello stesso tempo contribuì, con grande determinazione, a cambiare le modalità organizzative del sindacato, privilegiando il delegato aziendale e l crescita di quadri femminili.

Le discussioni, con Bruno, erano spesso appassionate, i contrasti vivaci, in quanto costantemente sosteneva le sue convinzioni, ma rispettava anche le altrui opinioni.

Ricordo, in via dei Frentani, sede della Federazione del Pci di Roma (oggi Spi Nazionale) una riunione dei compagni comunisti della Federbraccianti romana, presente Petroselli. Una discussione particolarmente accesa dove ognuno difendeva con argomenti, ma testardamente, le proprie posizioni e Petroselli, che spesso si accalorava nelle discussioni, ad un certo punto sbatté con forza la mano sul tavolo provocandosi una lesione.

Al termine di quella riunione abbiamo ugualmente chiacchierato del più e del meno, abbiamo scherzato e nei giorni successivi continuato il nostro lavoro: Petroselli con la mano ingessata in Federazione, io alla Federbraccianti, Bruno nelle aziende ad organizzare scioperi e quando ci incontravamo, la mano fasciata di Petroselli era l'oggetto di battute scherzose. Bruno ha sempre avuto un grande senso del partito

 

Categoria: