2014 Richiesta alle Istituzione della presentazione di una mozione

La seguente mozione è stata inviata alle istituzioni del Municipio e del Comune affinchè venisse presentata in aula, a seguito delle scritte infamanti, da parte dei fascisti, apparse sui muri del quartiere Africano, dopo la morte di Sante ed a seguito del tentativo, bloccato energicamente in aula, di una consigliera del Municipio di ricordarne la figura politica. La mozione non è stata presa in considerazione dalle istituzioni che non hanno inviato neanche una risposta ai familiari proponenti.

A seguito delle provocatorie e denigratorie scritte murarie apparse nel II Municipio all'indomani della scomparsa di Sante Moretti vogliamo precisare quanto segue:

Sante Moretti ha vissuto tutta la sua vita forte di un impegno sociale e politico intriso di valori antifascisti, facendo un prezioso lavoro sul territorio che ha contribuito alla creazione di relazioni sociali necessarie per lo sviluppo e la democrazia nel Municipio stesso. Forse proprio per questa sua battaglia di civiltà è divenuto oggetto di minacce ed intimidazioni continue da parte della destra eversiva che ha sempre visto, nei valori da lui sostenuti, un suo nemico mortale. Non a caso da decenni assistiamo ad una campagna violenta di denigrazione contro Sante, fatta di pesanti accuse, del tutto gratuite, legate alla morte di un giovane di estrema destra deceduto in circostanze mai chiarite. Questi strateghi di calunnie organizzate utilizzano cinicamente e strumentalmente la vita di ragazzi che loro stessi hanno coltivato all'odio, prima come manovalanza per squallide provocazioni e poi come “martiri” per tramandare da padre in figlio una cultura di vendetta e rivalsa.. Oggi infatti gli eredi di tale strategia continuano ad infangare un cittadino, peraltro mai perseguito dalla giustizia in riferimento a tali accuse, solamente in quanto “reo” costruttore di democrazia ed antifascismo nel quartiere.

In tutti questi anni Sante infatti si è meritevolmente distinto nel lavoro di sedimentazione di ideali e comportamenti di solidarietà e tolleranza, sempre dalla parte degli sfruttati e degli ultimi, con la capacità di organizzare tali valori in situazioni concrete, come in ultimo la creazione dell'”Associazione Articolo 3”, luogo importante di servizio ai cittadini ed iniziative culturali , punto di riferimento di tanti cittadini del II Municipio.

A fronte di una vita che è stata tutto un esempio di impegno sociale positivo, risulta ancora più odiosa la campagna diffamatoria contro di lui e siamo indignati che nessuna voce si sia alzata, da parte delle forze politiche che governano il Municipio, in difesa di chi voleva ricordare la figura di Sante nell’aula consiliare e soprattutto per bloccare la feroce ed inaudita violenza verbale e diffamatoria nei suoi confronti.

Per queste ragioni chiediamo l'immediata cancellazione di tutte le scritte murarie offensive a lui riferite e quelle che legittimano i fascisti e le loro azioni, cominciando da quella “PAOLO VIVE” di viale Libia che offende l'intera strada.

Il delirio velenoso fascista infatti non colpisce solo cittadini come Sante Moretti, ma è anche un'onta alla stessa città di Roma, medaglia d'oro alla Resistenza. Chiediamo inoltre di ricordare la figura di Sante nel Municipio alla presenza delle istituzione, come è doveroso verso un uomo che, per la sua storia politica, non può essere denigrato da morto, ma deve avere il rispetto e la gratitudine che merita da tutta la comunità.

In un momento difficile per il paese quale stiamo affrontando, vale la pena di ribadire fermamente come l'antifascismo sia l'unico cemento sociale e valoriale capace di combattere chi fomenta la cultura dell'odio e della sopraffazione.

La moglie e le figlie di Sante Moretti

 

Roma, 24 febbraio 2014

 

Data documento: 
Lunedì, 24 Febbraio 2014
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