2013 Intervento scritto

A seguito dell’accorpamento del Secondo Municipio con il Terzo

Liberiamo il Nuovo Municipio 2  dal Campidoglio

L'unificazione dei due Municipi è stata decisa a tavolino con il voto di tutto il Consiglio Comunale senza nemmeno informare i residenti.

L'unificazione restringe la partecipazione, aumenta la subordinazione al Campidoglio, dà più poteri al Sindaco ed al Presidente del Municipio.

L'unificazione comporta diminuzione di risorse e quindi meno servizi, meno tutele, meno manutenzione delle aree verdi e delle strade, per capirci più buche.

Il Nuovo Municipio 2 per quanto riguarda la popolazione è la tredicesima città d'Italia. Noi ci batteremo insieme a voi perchè il Municipio abbia a disposizione le risorse che hanno le altre città italiane di analoga dimensione. Dobbiamo liberare il Nuovo Municipio dalla tutela soffocante del Campidoglio. Il Municipio deve poter contare su risorse certe e decidere come spenderle in autonomia: il personale degli uffici, la programmazione e gestione della viabilità, del verde pubblico, della raccolta dei rifiuti, dei servizi socio-assistenziali, delle attività socio-culturali.

Decentramento e partecipazione

La speculazione edilizia e commerciale ed i ritmi frenetici della vita hanno sconvolto i quartieri, le affinità, le specificità, la solidarietà. Uomini e donne sono sempre più isolati e sempre più soli. La piazza non è più un punto di incontro. Le stesse parrocchie sono meno accoglienti e festose. Vogliamo che i quartieri tornino a "vivere" e ad essere comunità solidale.

Nel Nuovo Municipio 2 i quartieri sono: Pinciano, Flaminio, Salario, Nomentano, Parioli, Castro Pretorio, Tiburtino, Piazza Bologna, S. Lorenzo. C'è bisogno del decentramento dei poteri e delle risorse finanziare per  una partecipazione attiva dei cittadini. Proponiamo che ogni quartiere elegga in autonomia propri rappresentanti con il compito di monitorare la vita del territorio, segnalare i problemi piccoli e grandi, avanzare proposte al Consiglio di Municipio. Proponiamo che nei quartieri venga discusso il bilancio ed ogni scelta che attiene al territorio.

Va poi  sperimentata una forma di autorganizzazione di attività socio-culturali, di cura dei giardini pubblici. Nella gestione dei Municipi devono diventare interlocutori privilegiati le organizzazioni sociali, di volontariato, i comitati di scopo. Quartiere significa strutture e servizi ad esempio i presidi sanitari, i consultori, gli asili ed i centri sociali anziani, che  possono contribuire allo sviluppo culturale e di promozione valorizzando le soggettività, l'esperienza ed il vissuto di quanti li frequentano. Riprendiamoci il quartiere e facciamolo vivere. Meno poteri al Presidente del Municipio ed alla Giunta, più potere al Consiglio ed ai cittadini

Valorizzazione delle risorse del Nuovo Municipio 2

Non esiste alcun comune italiano con le risorse che ha il Nuovo Municipio 2, se si escludono città come Roma, Napoli, Torino, Palermo, Firenze e poche altre ancora. Ne elenchiamo alcune: la più grande università d'Italia, il più grande policlinico di Roma, la nuova stazione Tiburtina, le ville (Borghese con lo zoo, Ada, Torlonia, Glory), numerosi parchi, musei fra cui il Macro ed il Maxi,  l'Auditorium, la Moschea, le Catacombe di S. Agnese ed altre non visitabili, il Poligrafico dello Stato (in disarmo), le caserme, importanti biblioteche, il quartiere storico di S. Lorenzo, stabili ed aree pubbliche e private  non utilizzate. Per rientrare in possesso delle aree e degli stabili privati abbandonati va utilizzata l'arma dell'esproprio.

Il Municipio non può essere estraniato dalla gestione di queste risorse che, se ben gestite, possono creare occupazione, sviluppo turistico, crescita di attività commerciali, ricchezza.

Per valorizzare le risorse occorrono idee e proposte, ad esempio un percorso ciclabile che unisca le ville, l'apertura al pubblico delle catacombe Maggiori sotto Villa Leopardi ed un collegamento con quelle di S. Agnese. La trasformazione ad uso sociale e culturale delle caserme del Flaminio e del cinema Palazzo occupato. Per la creazione di posti di lavoro la nostra proposta è quella di destinare le risorse alla manutenzione di parchi e ville all'assunzione di personale per la loro cura e manutenzione, che possa anche esercitare un controllo per evitare atti di vandalismo.

Diritti e assistenza

Il Municipio è abitato da una popolazione prevalentemente anziana anche se la presenza dell'Università ne vivacizza alcune aree. La crisi e le misure prese dal governo stanno aumentando la povertà ed a precipitarvi in particolare sono gli anziani. Poveri e senza prospettive sono migliaia di giovani che non trovano un'occupazione. Chi è in difficoltà sia per ragioni di reddito sia per ragioni fisiche ha diritto di essere tutelato. Vanno perciò spostate risorse per alleviare il disagio sociale e contemporaneamente c'è la necessità di una politica attiva per creare posti di lavoro e strutture di servizio. Per noi ogni centesimo per l'assistenza va speso in modo oculato. L'assistenza è un diritto e non può essere un modo per ricatti morali, politici e fonte di arricchimento. Tutte le strutture private che si occupano di assistenza e che ricevono contributi pubblici vanno rigorosamente controllate a cominciare dalla trasparenza dei bandi. Ma è necessario  che il controllo sia effettuato anche sulla loro attività e sulla gestione del personale.

Il governo di centrodestra del II Municipio  ha finanziato, per l'attività sociale, varie associazioni. Il prossimo Consiglio dovrà verificare attentamente gli atti di questi finanziamenti e, se necessario, denunciare gli abusi e le scorrettezze alla Magistratura.

Antifascismo e Costituzione

In tanti, a parole, si professano antifascisti e considerano la Resistenza un momento glorioso della nostra storia e da ricordare da parte delle istituzioni con stanchi riti come viene fatto per diverse ricorrenze.

Non basta curare i monumenti e le lapidi che ricordano i caduti e le date più significative. Noi vogliamo che la Resistenza ed i suoi valori che stanno alla base della Costituzione, diventino la "religione" del Nuovo Municipio 2. La nostra Costituzione in molte sue parti non è attuata a cominciare dal diritto al lavoro. Più volte si è tentato di stravolgerla. Non sempre i Presidenti della Repubblica ne sono stati i garanti come nel caso della partecipazione delle nostre forze armate a guerre o mediando governi come quello di Monti di natura extraparlamentare o non facendo applicare in pieno il referendum vinto dal popolo sull'acqua.

Alcuni nostri precisi impegni: far entrare in modo permanente ed organico la Resistenza nelle scuole affinchè diventi materia di studio e cancellare la scritta a caratteri cubitali "PAOLO VIVE" a Viale Libia, chiudere i covi fascisti di Piazza Vescovio per renderla agibile a tutti, verificare l'attività di librerie notoriamente impegnate a divulgare le ideologie, la dottrina, i simboli fascisti per avviare la procedura della loro chiusura.

 

Data documento: 
Lunedì, 22 Aprile 2013