2004 - garanzia dalla mobilità alla pensione e miglioramenti pensionistici

 

 

CHI HA LA GARANZIA DI PASSARE DALLA MOBILITA’ ALLA PENSIONE?In relazione alla lettera di Antonio Mosca apparsa il 1 maggio e alla sua risposta in merito a “mobilità e diritto alla pensione” ritengo utile precisare, nella mia condizione di lavoratore precario in mobilità dall’1/4/2004, l’assurda e provocatoria proposta governativa che è ancora tale, “esclude” o meglio “contingenta” in sole 10.000 unità (tra tutte le categorie di lavoratori) coloro che potranno usufruire di “accordi sindacali sulla mobilità” intervenuti prima dell’1/3/2004. L’ostilità all’utilizzo dell’istituto della mobilità, ad esempio dei lavoratori Alitalia, ai quali va tutta la mia solidarietà, nasce anche da questa norma. Mario Ottavi – Roma

Pubblico per scrupolo questa precisazione, anche se mi sembrava chiara la risposta. In buona sostanza la garanzia di passare dalla mobilità alla pensione viene se le proposte del governo diventassero legge, limitata a soli diecimila lavoratori e lavoratrici che sulla base di accordi sindacali erano stati messi in mobilità prima dell’1/3/2004.

 

SE CONTINUO A LAVORARE QUANTO MIGLIORERA’ LA MIA PENSIONE? Ho versato 34 anni di contributi, compio tra qualche settimana 65 anni di età. Risultano versati a mio nome all’Inps 34 anni di contributi tra lavoro autonomo e lavoro dipendente. Ho percepito un salario lordo negli ultimi 10 anni tra i 13.000 e i 17.000 euro. Quale sarà l’importo della mia pensione? Se continuo a lavorare di quanto potrebbe migliorare la mia pensione? – Filippo Cavina

Di massima dovresti percepire 780 euro al mese. Cioè 10.440 euro l’anno (780 x 13). Una pensione modesta dopo 34 anni di lavoro, non di molto superiore al minimo pensionistico che è di euro 412 al mese. Sei stato ugualmente fortunato in quanto il calcolo è stato fatto sulla base dei versamenti degli ultimi 10 anni con il sistema retributivo, dato che avevi maturato un’anzianità contributiva superiore ai 18 anni prima del 1995 (legge Dini), altrimenti se il calcolo fosse stato fatto sui soli contributi versati durante i 34 anni di lavoro, la pensione non avrebbe superato i 500 euro. Se compiuti i 65 anni continui a lavorare e l’azienda versa regolarmente i contributi per ogni anno, di massima, l’importo della tua pensione aumenta di circa un 2% del salario medio degli ultimi 10 anni. Difficilmente le aziende permettono ad un lavoratore, con più di 65 anni, di restare in azienda. In ogni caso devi presentare al tuo datore di lavoro una richiesta scritta 6 mesi prima.

 

Data documento: 
Sabato, 8 Maggio 2004