2002 - Intervento

A CPF per presentare la "Guida Informativa per i tesorieri"

Un partito che vuole radicarsi nei luoghi di lavoro e nel territorio e non vuole essere un "movimento provvisorio"; un partito che opera in un mondo dominato dal capitalismo in un paese governato dal centro/destra, che vuole costruire l'alternativa, che intende rappresentare, organizzare, difendere le classi subalterne, deve poter disporre di mezzi finanziari adeguati per sviluppare l'iniziativa e la lotta.

Il Partito, con la scelta fatta dal V Congresso di costruire il "soggetto dell'alternativa" e le conseguenti modalità nell'agire politico, deve "rompere" la dipendenza finanziaria dal finanziamento pubblico e dal contributo degli eletti nelle istituzioni: dove non c'è autonomia economica non c'è autonomia politica. L'autofinanziamento diventa quindi sempre più una scelta obbligata di fronte al sempre più precario e insufficiente finanziamento pubblico e a leggi elettorali che possono portarci ad avere un minor numero di eletti nelle istituzioni e quindi a una consistente diminuzione di contributi.

Il Partito deve quindi essere in grado di gestire in modo rigoroso e corretto le risorse. Non possiamo permetterci di esporci alla "vendetta del sistema" per incuria, per la violazione di norme e regole di natura amministrativa o per aver compiuto atti che possono dare appigli agli avversari per attacchi sul terreno della "moralità", del rigore e della trasparenza.

Il tesoriere, o la tesoriera, del Circolo sono compagni che hanno particolari responsabilità nella gestione dei mezzi finanziari. Ma altrettanta responsabilità hanno i segretari e le segretarie dei Circoli e gli organismi di controllo. E' compito di tutti i dirigenti informare e responsabilizzare gli iscritti e le iscritte.

Per queste ragioni richiamiamo i tesorieri, i presidenti dei collegi di verifica, i segretari e segretarie, al rigoroso rispetto dello Statuto del Partito che, in materia di finanziamento, detta regole precise.

E' necessario un concorso attivo (proposta critica, controllo) nella costruzione e gestione dei bilanci di ogni istanza del Partito, ma anche il rispetto rigoroso delle decisioni assunte dagli organismi di direzione. Il Circolo è un'istanza fondamentale, come la Federazione, il Regionale, la Direzione Nazionale. I Circoli devono dunque operare, sia per costruire e portare avanti la linea politica del Partito, sia concorrere al finanziamento di tutte le sue istanze.

Il tesoriere Sante Moretti

 

Di seguito una lettera, inviata nel 1922 dal Comitato Centrale, a tutti gli iscritti al Partito Comunista d'Italia (Sezione dell'Internazionale Comunista), che ci pare, anche oggi, di un certo interesse.

 

" A TUTTI I COMPAGNI. - Il nostro Partito si è foggiato per le esigenze molteplici della sua azione un apparato, che pur non essendo affatto pesante e burocratico, costituisce un rilevantissimo onere economico, in prima linea per quanto riguarda la stampa quotidiana.

Pur riconoscendo la gravità della situazione nella quale si trovano le organizzazioni locali del Partito e la nefasta influenza della crisi economica e della reazione, la Centrale (*) si vede costretta a dichiarare che i compagni in questo campo non hanno fatto tutto il loro dovere e che, se essi non risponderanno meglio agli appelli del Partito, soprattutto adoperandosi seriamente per le sottoscrizioni ai quotidiani e per il prestito comunista, il, piano generale di attività del Partito dovrà essere ridotto e la nostra stampa quotidiana subire mutilazioni dolorose.

 

 

 

(*) - Comitato Centrale del Partito Comunista d'Italia

 

Prima di arrivare a questi estremi rimedi, non corrispondenti alla necessità di intensificare la nostra propaganda e nemmeno alla situazione effettiva del Partito, che dimostra di sapersi tenere contro tutti gli attacchi nella solidità del suo indirizzo e della sua compagine e vede crescere attorno alla sua bandiera la simpatia delle masse, la Centrale crede di avere il dovere di fare una aperta dichiarazione, per assumere tutte le responsabilità e perché tutto il Partito possa ben valutare le proprie. Non solo nella deficienza dell'appoggio finanziario delle organizzazioni locali, ma anche nella deplorevole abitudine di stornare a scopi locali, somme spettanti a organi centrali del Partito, si riscontrano i risultati, oltre che nelle innegabili cause oggettive già accennate, di uno stato d'animo diffuso tra i compagni e simpatizzanti: che cioè Centrale abbia a sua disposizione illimitate somme di provenienza misteriosa.

Sappiano dunque i compagni e i lavoratori che il nostro Partito riceve bensì una sovvenzione dalla Internazionale Comunista, che al pari di ogni altra organizzazione ha un suo finanziamento e che con i contributi delle sezioni più numerose e che si trovano in una situazione di migliore efficienza essendo alla testa di organismi proletari potenti, aiuta le sezioni che sono in maggiore difficoltà; ma che tutto questo è regolato sulla base di disponibilità che hanno un limite, di bilanci prestabiliti ed applicati con tutte le doverose garanzie, nei quali non meno che in quelli del Partito si impone un criterio di economia rigorosa di quei mezzi che i lavoratori danno per alimentare il loro movimento di classe.

L'intervento, in aiuto della sezione italiana dell'Internazionale Comunista, del quale siamo fieri e grati al tempo stesso, non esime però nessuno dal fare il proprio dovere fino all'ultimo per il finanziamento degli organi di Partito e non autorizza nessun a procedere con leggerezza quando si tratti dell'impiego dei fondi del Partito e dell'opera occorrente per dare agli organi nostri un sufficiente contributo, non meno indispensabile di quello che proviene dalla Internazionale.

Evitare di fare tutto quanto è possibile, sia pure con grande sacrificio, perché si presta fede a voci di irresponsabili sulle risorse di cui gli organi centrali de Partito dispongono, sarebbe più che riprovevole indegno di comunisti e mostrerebbe che si dimentica come tutto il movimento nostro tragga i suoi mezzi finanziari dai contributi del proletariato, d'Italia o di fuori, che nell'epoca attuale sostiene ovunque lotte e disagi durissimi.

Intendano dunque i comunisti italiani questo severo monito e desistano dal considerare in modo inadeguato il problema ei finanziamenti del Partito che se essi non provvedono si presenterà come necessità già accennata di ridurre sensibilmente l'ampiezza della nostra attività, malgrado ogni buona volontà degli organi internazionali e nazionali.

Ai compagni tutti, dunque, fare senza indugio il loro dovere.

Il Comitato Centrale

17 ottobre 1922"

 

 

Sulla "guida informativa" vengono inoltre pubblicati:

  • gli articoli dello Statuto del Partito della Rifondazione Comunista riferiti al finanziamento

  • il "Regolamento" approvato dal Comitato Politico della Federazione il 12 febbraio 2002

  • i "riparti" tra le istanze del Partito

  • alcuni suggerimenti per registrare il bilancio

  • i modelli del bilancio consuntivo e preventivo per i Circoli

  • nota sulla contribuzione volontaria ai partiti politici

  • bozza di comunicazione agli iscritti e simpatizzanti

  • l'elenco delle agevolazioni per i Partiti

  • modalità per l'iscrizione di un periodico nel registro della stampa e fax simili

  • elenco dei permessi che occorrono per le feste di Liberazione

  • modalità e costi per assicurare le feste di Liberazione

  • coperture assicurative varie

  • agevolazioni previste dal Comune di Roma

  • elenco zone e adempimenti per affissione manifesti

  • informazioni sulle affissioni abusive

  • informazioni e telefoni utili

  • attivazione abbonamento a Liberazione

Data documento: 
Giovedì, 2 Maggio 2002