1993 - Intervento

All'assemblea congressuale del Circolo

 

Perché l'assemblea con poteri congressuali? Dopo un anno dal 1° congresso, dopo un'esperienza ricca, difficile ed anche travagliata occorre una riflessione su come agisce un circolo in una circoscrizione come la Seconda. E' necessario il rinnovo degli organismi di direzione e di garanzia per legittimarli.

Due sono le scelte strategiche operate da Rifondazione Comunista:

  1. la difesa dei diritti contrattuali e sociali dei lavoratori, dei pensionati, dei meno abbienti

  2. una forte battaglia per la Democrazia che ha avuto al suo centro l'informazione (monopolio), il rigore morale (tangenti), la democrazia sindacale (art. 19, L.300), la legge elettorale (proporzionale).

 

1) - Con coerenza dobbiamo organizzare una forte battaglia in Parlamento, una mobilitazione di massa e di piazza.

Sulla questione sociale avevamo ragione: il risanamento economico non c'è stato, la produzione ristagna, i licenziamenti e la disoccupazione dilagano, le pensioni sono più basse e godibili in età avanzata, la salute non è più protetta, né gratuita, l'equo canone viene liquidato, i salari e le pensioni sono bloccati, in calo anche i consumi.

La deriva del sindacato e la sua paralisi totale: Trentin riparla di sciopero generale. Sul fronte sociale non si è ricostruita un'unità a sinistra anche se oggi Occhetto spara a zero sul governo e presenta la mozione di sfiducia. Verdi e Rete ignorano le questioni sociali. Il PDS tollera che i suoi uomini, nel sindacato, accettino le scelte del governo ed n Parlamento ha rifiutato l'ostruzionismo. Non ha svolto una seria opposizione, non ha mobilitato la piazza.

Le conseguenze: più deboli i lavoratori, in pezzi le strutture sindacali, grande sfiducia, i lavoratori e la gente si sentono abbandonati.

Rifondazione Comunista è la sola forza che si batte e che è in campo. Stiamo organizzando un referendum su sanità e pensioni. Lavoriamo per rimettere al centro il lavoro: la conferenza nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici vuole fare del lavoro il fattore primario della società e della condizione dei lavoratori. I lavoratori sono la forza motrice, protagonista della società. Per questo la questione lavoro è un ideale forte, è una discriminante del nostro partito.

2) - La Democrazia: L'informazione, siamo alla lottizzazione selvaggia, alla censura, alle mistificazioni plateali, alla coercizione delle coscienze. (mozione con il MSI, doppio stipendio ai parlamentari, Piombino, legge elettorale)

Il controllo democratico dei mezzi di informazione è componente importante della lotta per la Democrazia. L'informazione è potere: pensate quanto ha contribuito al crollo dei paesi socialisti, pensate quanto ha contribuito alla crescita della stella di Segni e di Bossi!

Chiediamo cambiamenti radicali.

La questione morale: chi ha rubato, chi ha creato e gestito il sistema delle tangenti deve pagare (si all'autorizzazione a procedere, no al polverone a considerare i politici o i partiti tutti eguali)

Non sono le strutture previste di democrazia e partecipazione della Costituzione a creare la degenerazione, ma l monopolio del potere della democrazia cristiana, l'avventurismo dei socialisti e il consociativismo. Queste sono le scelte che hanno creato lo sfascio travolgendo il sistema dei partiti.

Rivendichiamo la diversità del PCI orgogliosamente difesa da Berlinguer, poi abbandonata come elitaria. Rivendichiamo la diversità di Rifondazione Comunista nata per costruire un'alternativa al sistema e al potere.

La democrazia sindacale: rappresentanza (art. 19 dello Statuto), libera scelta da parte dei lavoratori e dei loro rappresentanti (non si rinnovano da anni i delegati, l'iscrizione al sindacato è a vita, decidono i funzionari, il sindacato è coinvolto nella gestione di 25 mila enti, continuano a imperare le componenti politiche)

Vogliamo dare voce ai lavoratori. Sosteniamo la battaglia di "Essere sindacato", sosteniamo l'autorganizzazione de lavoratori nelle aziende. Chiediamo che ad ogni testa corrisponda un voto.

La legge elettorale maggioritaria per spazzare via l'opposizione di sinistra e creare un sistema basato su due partiti in cui non si metta in discussione il potere e quindi il capitalismo. Un Parlamento da cui siano esclusi i lavoratori, i rappresentanti genuini della società. Il modello è quello americano (Bush ha sparato il suo ultimo missile, Clinton il primo).

Con la legge elettorale maggioritaria vogliono liquidare la possibilità di un'alternativa al sistema politico ed economico di oggi: vogliono cambiare la Costituzione considerata troppo garantista sul terreno democratico e sociale.

La proporzionale è sempre stata la bandiera della sinistra. La battaglia del 1953, contro la legge truffa, fu portata avanti per difendere la Costituzione, contro il mal governo. Si costruì una grande unità (PCI, PSI, perosnalità varie) e un'eccezionale mobilitazione che sfociò nello sciopero generale.

Il PDS sostiene che con il sistema maggioritario si può riunire la sinistra, frantumata, in modo forzoso. Ma quale sinistra? La Malfa, Bossi che sul terreno economico e sociale sono di destra e in politica estera interventisti e filo americani? I socialisti: ma non è Amato che guida l'azione contro le conquiste dei lavoratori?

Noi tenteremo una contro offensiva democratica a difesa della proporzionale, per la partecipazone alla vita democratica dei cittadini, per una libera informazione. No, quindi, al quesito di Segni al prossimo referendum.

Ma sia chiaro: Rifondazione Comunista ha vinto già la sfida rappresentata dalla possibilità o meno che un partito comunista potesse agire e operare in Italia. Anzi oggi trova spazi e crescenti consensi: è necessaria alla società e ai lavoratori, alla Democrazia, si oppone ai poteri forti, riapre una speranza. Sia chiaro che non sarà una legge elettorale maggioritaria a farci rinunciare ad essere comunisti organizzati in un partito. Un partito con grandi ideali di libertà, di giustizia, di solidarietà, alternativo al sistema. Un partito aperto al confronto, alla ricerca e alla ricostruzione dell'unità a sinistra, ma su chiare posizioni: proporzionale, Stati Uniti (Iraq, Cuba, Palestina) lega, sindacato.

Posizioni chiare non significano chiusure e settarismo, ma rigore e coerenza. Contenuti su cui non può esserci il tradizionale compromesso di vertice che porta al consociativismo. Il banco di prova per la sinistra e per chi è veramente di sinistra è rappresentato da come oggi agirà di fronte a due emergenze: il lavoro, la Democrazia.

Roma: c'è una crisi in atto n Campidoglio, ma anche in questo caso sono gli schieramenti a prevalere sui programmi e sui bisogni della gente . Cosa si intende, allora per sinistra, sigle, programmi, continuità o alternativa? Ecco il perché del nostro NO.

Seconda Circoscrizione: 200 mila persone (anziani, pochi operai (poligrafico), impiegati nella pubblica amministrazione e nei servizi, degrado, inferiore alla periferia, ma degrado (Flaminio).

Ci sono alcune emergenze che dobbiamo mettere al centro della nostra azione: l'antifascismo e il razzismo, l'equo canone, l'inquinamento. Sono problemi che vanno affrontati dal circolo che ha 100 iscritti e con un solo consigliere in circoscrizione. Abbiamo difficoltà ad agire, ad intervenire con tempestività, ad essere riferimento evidente, ad essere costruttori di unità e organzzatori delle proteste.

La vita del circolo deve essere più viva, più partecipata e dobbiamo aumentare gli iscritti facendo superare tante remore e indugi. Dobbiamo organizzare un'iniziativa verso gli ex comunisti per un serrato confronto.

Dobbiamo rendere più consistente il finanziamento al partito perché l'autonomia finanziaria è la base per una reale autonomia politica. Dobbiamo utilizzare razionalmente la sede per gli iscritti, per organizzazioni esterne e per l'attività. Più attenzione all'informazione e alla propaganda. Dobbiamo individuare forme di intervento rivolte alla cultura e alla formazione politica.

I giovani: una riflessione sui loro orientamenti, il loro impegno sociale e politico (parrocchie, scuole).

Il contributo attivo dei comunisti, presenza più frequente in sezione, proposte per iniziative, critica costruttiva, partecipazione alle iniziative. Gli organismi non sono onorari. Chi è eletto risponde agli iscritti e assume impegni.

La Democrazia: non cerchiamo né l'unanimità né l'omogeneità. Le diversità di esperienza e anche di pensiero sono una ricchezza. Dovere di ascolto e rispetto per tutti. Più fiducia e un comune impegno per attuare le decisioni.

Per quanto concerne il lavoro del circolo diamo un giudizio positivo (festa di Liberazione, campagna elettorale, propaganda, manifestazioni, circoscrizione, partecipazione alle iniziative unitarie, tesseramento, finanziamento) ma si potrebbe fare di più, basterebbe un impegno di poche ore alla settimana di ogni iscritto.

Liberamente comunisti, orgogliosamente comunisti non per noi ma per la società e per il futuro, per i giovani in particolare che devono poter sperare e sognare.

 

 

Data documento: 
Venerdì, 1 Gennaio 1993