1990 - Riflessioni

SULLA SOLIDARIETA' E SULLA CARITA'

La vera solidarietà è la lotta per eliminare le cause dell'emarginazione.

"Io posso dare centomila lire, una coperta, un contributo a un progetto … ma qualcuno dovrà predisporlo. Vi sono doveri i quali spettano alle autorità pubbliche". Così scrive, sull'Unità, il 30 dicembre 1989, riferendosi ad un barbone morto di freddo a Roma, un alto dirigente della Cgil, un compagno che credo di conoscere bene e di stimare per l'impegno politico e sindacale profuso generosamente in tanti anni di lotte e di sacrifici.

In occasione delle festività natalizie, il Mesaggero ha sparso per Roma numerosi salvadanai e chiesto un obolo per poter acquistare attrezzature tecniche da donare ad alcuni ospedali.

Alcune parrocchie, ed a Bologna anche una Casa del Popolo, hanno messo a disposizione locali per dare un ricovero agli immigrati.

Episodi legati all'emarginazione ed a vecchie forme più di carità che di solidarietà, riempiono le cronache dei quotidiani, delle riviste e delle trasmissioni televisive.

L'Italia è la quinta potenza industriale e il paradiso degli evasori fiscali, così scrivono tutti i giornali e confermano i dati resi pubblici dal Ministero delle Finanze.

Per me è scandaloso che quel compagno dica "posso dare 100.000 lire …", che migliaia di romani mettano mano al portafoglio per riempire i salvadanai del Messagero, che le chiese, ed ancor di più le Case del Popolo diventino dormitori per gli immigrati.

Il diritto alla vita, anche nei cantieri di lavoro e durante il freddo dell'inverno, alle cure e alla prevenzione, ad un tetto per lo sfrattato, il barbone e per chi non è nato in Italia, è affidato, ogni giorno di più, al buon cuore, alla coscienza del singolo. E' un passo indietro di anni per la Sinistra, per il Sindacato, per il nostro Partito che sul diritto ha organizzato tante lotte.

Sotto accusa è lo Stato, questo sistema che riempie di merci, di luci i negozi, di illusioni la vita, ma distrugge le coscienze e gli ideali. Ma anche il Sindacato, la Cgil, che pure ha scelto i diritti della persona come base della sua politica, non reagisce con sufficiente forza. Anche il Partito spesso tace e l'Unità troppe volte racconta fatti, anche se drammatici, con distacco o li ignora, come è capitato con i salvadanai del Messaggero.

 

Data documento: 
Venerdì, 5 Gennaio 1990