1990 - Intervento

Primo Congresso di scioglimento PCI

Appunti scritti e sviluppati a braccio:

 

Il PCI, forza viva, dinamica, combattiva, democratica. Quando gli altri si arrendevano, si omologavano, tradivano

  • fascismo

  • la Costituzione

  • il lavoro, il pane, la dignità, le libertà civili, le regole democratiche, le mani pulite

  • contro il terrorismo

  • Resistenza, Costituente (Togliatti)

  • Terrorismo - il nostro nome ed anche i legami "critici" e poi la rottura (memoriale Jalta e Cecoslovacchia) non facevano paura

  • Comuni, Coop. Sindacati

  • Allora nonè il nome "comunista" ma ciò che realmente significa

 

1951 - Avevo 17 anni e ragionavo con la mia testa, analizzavo la storia e la vita per capire i processi, i fenomeni, per rispondere ai perché.

 

  • Chiesa e pensiero libero

  • Marx - materialismo storico, materialismo dialettico

  • Le classi - la lotta tra le classi, lo Stato come rappresentante di una classe

  • Lo sfruttamento: il plus valore

 

Credo che di fronte all'evoluzione della società, a cui noi abbiamo concorso, negare le classi significa rinunciare a cambiare la società. Non credo (utopia) che la maledizione dello sfruttamento debba esistere per l'eternità.

 

Leggendo Occhetto, sembra quasi che per decenni la storia sia stata segnata dai misfatti e dall'aberrazione dei comunisti, o meglio che il Comunismo porti in sé la violenza, il terrore, le guerre.

 

Quando è scoppiata la I guerra mondiale (questa fu una guerra capitalista o no?) le colonie della Francia, dell'Inghilterra nascono prima e quando di "comunista" c'era solo un manifesto ed il comunismo era uno "spettro"… In cento anni di storia, credo che vi siano gravi responsabilità della socialdemocrazia.

 

Difendo i principi del Comunismo, le sue utopie, il colore di un ideale. Lo faccio per me, lo faccio per milioni di uomini, comunisti e no, che hanno segnato, in questo secolo, con sacrifici inenarrabili, con la vita, con la lotta, col cuore ( si col cuore) le ore della storia e della vita.

 

Difendo la scissione di Livorno, di fronte alla capitolazione al fascismo (all'Aventino). O il fascismo è colpa dei comunisti?

 

Difendo la Rivoluzione d'Ottobre che ha aperto orizzonti grandi alle masse, che ha creato speranze, che ha costretto il capitale, le potenze coloniali a cedere, che ha messo in moto i popoli ed i continenti.

 

Le degenerazioni, Stalin, gli errori? Io difendo ciò che hanno rappresentato, cioè le grandi idee, non certamente le degenerazioni.

 

Oggi: Ci sono cambiamenti epocali, problemi planetari che mettono in discussione la stessa esistenza dell'umanità. Ma di chi sono le responsabilità? Il capitalismo Nord americano, ad esempio... (Ochetto). A me quella democrazia mi fa schifo: ricchezza ed emarginazione, discriminazione, violenza, degrado.

 

I poveri del terzo e quarto mondo, la libertà di vivere (i bambini)… Le guerre, le dittature (Cile) e ciò che succede nel Sud dell'America.

 

Riportiamo le cose al loro posto: oggi mi sento ancor più comunista. Ma chi sono gli aderenti, qual è il programma?

 

In Italia: per andare al governo non è necessario cambiare il nome al partito, ma bisogna rinunciare a realizzare profondi cambiamenti, accettare la guida del capitale, accettare le logiche "spartitorie", sperimentate in questi anni, accontentarci di "smussare" gli angoli…

 

Il dato vero è che senza i principi ideali non si crea una grande forza progressista e ci si omologa al sistema. Io non ci sto.

 

Oggi lo scontro nel partito è tra chi vuole salvare la forza ideale ed innovatrice del PCI e chi , invece, pensa al governo, alla stanza dei bottoni, in quanto non crede più alla lotta, alle masse, agli ideali, al cuore.

Data documento: 
Lunedì, 1 Gennaio 1990
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