1978 - Conferenza

Fabbrica di Napoli - appunti

(anno presunto 1978)

Prova di forza, di orgoglio, ma anche di coscienza della gravità e drammaticità della crisi.

Impegno a farsi carico dei problemi del Paese, della crisi, a subordinare gli interessi specifici, categoriali, settoriali, personali a quelli più generali e cioè: salvare le istituzioni, le strutture della nostra democrazia, le istituzioni democratiche, che significa lo Stato nato dalla Resistenza e prefigurato dalla Costituzione.

Lotta al terrorismo, alla violenza, all'estremismo. La classe operaia non si astiene, non concede alcuna tolleranza, non civetta con l'estremismo, lotta, quindi, contro chiunque tenti di giustificare la violenza.

Lotta per cambiare la società, cioè superare la crisi rinnovando. Non si tratta di distruggere ma di cambiare costruendo.

 

Nel concreto: un rapporto diverso fabbrica società. Un rapporto diverso tra lavoratore ed economia, un impegno a far prevalere, rispetto al salario, la questione dell'occupazione, del Mezzogiorno, la condizione degli emarginati.

 

Come non mai, questo è il senso, essere classe, essere egemoni, significa diventare protagonisti reali, quindi coerenti nei comportamenti per superare la crisi.

Funzione della classe (dei comunisti) significa mobilitare attorno a questo progetto di salvezza l'intera classe, non solo altri ceti, anche imprenditoriali.

L'ovazione a Lama, dopo le polemiche, gli attacchi al sindacato e alla Cgil, significava innanzitutto rimarcare l'esigenza di rigore, disciplina del sindacato per far prevalere, avanzare e vincere le svelte di un impegno del sindacato nell'attuale fase di crisi.

Rinascita pubblica, l'inserto “Il contemporaneo” sul tema della classe operaia. Oggi:

  • non è una risposta a tutto

  • è una prima sistemazione teorica

  • una riflessione su che cosa è la classe operaia oggi e cosa sta cambiando

  • è un dibattito che avanza assieme alle lotte e alle iniziative

Più potere alla classe operaia nelle fabbriche, nella società, nello Stato.

Ha sempre caratterizzato il nostro lavoro. Punto di arrivo e raccordo è lo Stato.

L'accordo di governo è a un passo, un momento dell'avanzamento della classe operaia

Due elementi sono stati liquidati:

  1. le colpe della crisi sono tutte degli operai

  2. gli operai traditi dal PCI

Sono state proprio le lotte e le scelte del PCI che hanno fatto diventare centrale la funzione della classe operaia oggi.

 

Temi di attualità

  1. rapporto fabbrica e società oggi, nella realtà economica e sociale mutata e come la classe operaia non viene integrata, ha una sua autonomia.

La classe operaia deve avere un suo progetto di trasformazione della società, Napoli è una prima risposta.

La lotta di difesa 50/50 e il miracolo economico

La riscossa del 60/70 che mette in crisi il vecchio modello di sviluppo ma non riesce a determinare mutamenti nella società.

Prevalgono le lotte sindacali contrattuali, il salario, la libertà nei luoghi di lavoro.

Non si hanno successi sul terreno delle riforme.

Non si comprendono gli elementi di crisi che serpeggiano nell'economia europea e gli effetti sull'economia italiana.

Le grandi lotte del '68/'69 ed anche negli anni successivi, rompevano il vecchio modello, mutavano gli equilibri economici, ma i protagonisti (ed anche il partito della classe operaia) non riuscivano ad introdurre sui successi la linea delle trasformazioni della società.

Le elezioni (coscienza di classe). Profondi mutamenti della classe operaia nella sua composizione.

Sottogoverno e clientelismo. Migrazione Nord/Sud- migrazioni campagne e fabbriche – cambio generazionale – lotte di tenuta e difesa – la Resistenza

Lavoro manuale, impiegati e soprattutto tecnici.

Nuovi livelli di scolarizzazione.

Consumismo ed influenza borghese

Cambiamenti profondi nelle stesse organizzazioni sindacali (i consigli, partecipazione, corporativismo, l'unità).

Mutamenti esterni nella società (auto, casa, città, cultura, ecc.). Anche il personale bussa ai cancelli. Guai chiudere la classe operaia in fabbrica! Una fortezza che “resta isolata” o si “isola” è debole ed è sconfitta.

 

Un ultimo tema: la classe operaia è potenzialmente la classe più “rivoluzionaria”, ma lo è se ha un suo progetto di cambiamento ed ha un partito che la guidi, che gli dia coscienza della sua funzione storica. Esempio: America, Paesi Scandinavi, Germania.

 

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