1975 - COMIZIO

 

Praga

Il fascismo è stato sconfitto 30 anni fa in molte parti del mondo! Ma il capitalismo, l’imperialismo, che del fascismo sono i genitori, sopravvivono e sono ancora forti. La crisi economica sociale e morale che attraversa il capitalismo favorisce l’iniziativa di quelle forze che puntano sul fascismo per superare la crisi e impedisce profondi cambiamenti della società.

L’Italia è uno degli stati europei dove più pesante, criminale, omicida, violenta è l’azione dei fascisti. La risposta dei lavoratori, dei democratici è però imponente! Scioperi, manifestazioni sempre più massicce, nascita di comitati antifascisti permanenti, rafforzamento dell’unità tra i sindacati, i partiti e le forze di orientamento cattolico, socialista, comunista. Impegno crescente a fianco degli operai, dei contadini, dio ceti sociali produttivi, intellettuali.

Ma per combattere il pericolo fascista, o anche di possibili nuove guerre, io credo che i lavoratori dell’Europa debbano, dopo la caduta dei regimi fasciati in Portogallo e Grecia, operare per liberare dal fascismo la Spagna. In primo luogo però, se la classe operaia vuole assolvere alla sua funzione storica, deve impegnarsi in una battaglia più avanzata nella società e per l’elevamento della condizione di vita e di libertà delle masse povere del mondo.

Un esempio: non solo il petrolio è un prodotto strategico, ma anche il grano.

Ebbene la classe operaia deve combattere con i salariati, i braccianti, i contadini, per piegare la chimica, la meccanica, i mezzi finanziari degli stati a sostegno dell’agricoltura, per utilizzare la terra, una risorsa enorme e garantire il cibo a milioni di uomini, di bimbi.

La forza democratica e rivoluzionaria della classe operaia si deve esprimere nell’imporre una qualità nuova della produzione e dei consumi, nel rilanciare grandi ideali di libertà e la libertà più elementare è quella di potersi alimentare.

Come non mai, di fronte alla crisi, la classe operaia, le masse affamate del terzo mondo, i popoli e gli stati possono ergersi e trattare la prepotenza, il fascismo, la guerra, possono imporre una nuova qualità della vita e rilanciare grandi ideali di giustizia e di libertà.

Il tifone della crisi che ci ha investito, ha causato guai e difficoltà ai lavoratori:

  • il costo della vita è cresciuto in un anno del 25%,

  • le automobili, simbolo lucido del nostro benessere, restano invendute

  • i disoccupati hanno raggiunto 1.200.000 unità, mentre stanno rientrando i primi emigrati

  • 3 milioni di quintali di arance vengono distrutte in queste ore per tenere alti i prezzi.

In questa situazione si moltiplicano le stragi, gli attentati, le violenze fasciste.

I sindacati agricoli, assieme a quelli operai, oltre a lottare per l’occupazione e l’aumento dei salari, scioperano e manifestano per difender la Democrazia e conquistare potere nella società, per difendere le conquiste ottenute 30 anni fa con la sconfitta del fascismo.

Lottano con forza per superare la crisi economica attraverso un cambiamento della qualità della vita.

 

Data documento: 
Lunedì, 10 Marzo 1975
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