1973 Intervento

Riunione con l'Inca - appunti 

E' in corso la battaglia per elevare i redditi più bassi, una battaglia di valore generale, necessaria per dare credibilità all'azione generale per le riforme per un diverso sviluppo economico che cambi, tra l'altro, l'indirizzo dei consumi.

Mezzogiorno e agricoltura: perchè nel Sud, nei centri minori, nelle periferie delle città, nei settori agricoli (braccianti) sono concentrati i pensionati ai minimi, i disoccupati, le famiglie numerose. In larga parte questo ragionamento vale anche per il servizio sanitario.

Un impegno generale: lotta, voci. Credo però, se vogliamo far assolvere ad una funzione sempre più sindacale al patronato, dobbiamo trovare la via per rendere automatico il diritto, liberando in toto ed in parte i lavoratori dalla carta, dalla domanda. La proposta di convocare un Consiglio Generale sull'Agricoltura la ritengo giusta, sia per la novità in atto nel settore agricolo, sia per le nuove difficoltà che insorgono, sia per il ritardo che permane, specie nell'azione di prevenzione e della condizione civile.

Noi siamo d'accordo sulla scelta del luogo di lavoro per una forte iniziativa del patronato, ma...

Si deve sapere che l'azienda in agricoltura in larga parte non è fatta di “fabbriche” con cancelli. L'area dell'azienda è, a volte, l'intero comune, l'intera zona. Il punto d'incontro del bracciante e del contadino non è l'azienda (salvo qualche caso) ma il borgo, la frazione, il Paese.

500.000 aziende che assumono manodopera ed hanno eno di tre dipendenti spesso saltuari.

Che superano 5 dipendenti le aziende non arrivano a 10.000. Solo poche centinaia superano i 50 addetti.

Aggiungo ancora che, nei centri agricoli minori, i braccianti ed i contadini sono in numero minore o maggiore presenti in tutti gli 8.000 comuni italiani. Ma nei piccoli centri ci sono edili, pensionati, disoccupati, povera gente che ha dei bisogni.

Bisogni che vengono solo in parte coperti dalle parrocchie, da faccendieri, da speculatori e tutto ciò se ina qualunquismo, sfiducia, area di malcontento e questo nel Sud.

Dobbiamo porci questo problema con forza: contratto serve ad innestare una critica, far maturare una coscienza, a creare una mobilitazione.

Le riforme non si vincono solo con le lotte della classe operaia.

Diritti persi: migliaia di persone che godono delle pensioni in ritardo, che perdono gli assegni familiari, che non si iscrivono negli A, che non presentano le domande di disoccupazione, ecc. Alcuni dati dei comuni di Salerno, Gargano, Roma, Sud, Veneto e Piemonte con Torino

L'Inca deve porsi con urgenza questa questione: cioè come essere presente nei centri minori.

Contribuire, facciamo già molto. Quando per il 1973, pur aumentando i punti agli effetti del contributo, perdiamo decine di migliaia di pratiche (Disoccupazione Agricola).

Problema decisivo, unità sindacale e del patronato.

Sartori, vive nel Sud e sulla pratica ne fa un mezzo per pesare nella Cisl.

L'azione per allargare la presenza dell'Inca, per creare una dialettica tramite forme unitarie tra i patronati anche nella Fisba ed in molte unioni del Sud.

Consigli intercategoriali zonali. Come collochiamo il patronato entro questa scelta? Come partecipiamo alla definizione e disposizione delle zone? Alla elaborazione di piattaforme zonali, non solo per lo sviluppo e l'occupazione ma per le questioni sociali e civili?

Ho posto alcune questioni che credo possono essere oggetto di riflessione in vista del prossimo Consiglio.

Data documento: 
Giovedì, 20 Settembre 1973
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